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Rodolfo De Stefano

Rodolfo De Stefano – nato e vissuto a Reggio Calabria (1912-1989) – è stato Professore ordinario di Filosofia del diritto nell’Università di Messina per più di vent’anni. Pensatore coltissimo, dal carattere schivo e dalla vita ritirata, è stato un filosofo puro o, come di lui diceva Vittorio Frosini, «per intero, senza quelle specificazioni (e limitazioni)» tipiche di gran parte dei filosofi del diritto. Considerato uno «tra i più originali, profondi e colti filosofi del diritto della sua generazione» (così Massimo La Torre), in contatto con i maggiori filosofi del suo tempo (un nome per tutti: Norberto Bobbio), egli ha silenziosamente ma profondamente formato ed influenzato numerosi giuristi, tra cui quelli della c.d. “Scuola del diritto” messinese, fondata da Salvatore Pugliatti, e di altre Università del Mezzogiorno. Tra le sue molte opere si segnalano Il problema del diritto non naturale (1955), successivamente ristampato (2017), e Per un’etica sociale della cultura (due volumi, 1954 e 1963). I suoi interessi di ricerca sono stati vastissimi, includendo in particolare problemi di logica, ontologia, gnoseologia e assiologia. La sua originale concezione del diritto, prendendo le distanze dall’imperativismo prescrittivo e mostrandosi sensibile ad alcuni aspetti del pensiero cristiano e anarchico, metteva l’accento sul fine “riconciliativo” dell’esperienza giuridica.